Importante sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli, a seguito di impugnazione, proposta dallo Studio Legale Vassallo, a provvedimento emesso dal Tribunale di Benevento in materia di rapporti di conto corrente bancario con apertura di credito, sancendo l’illegittimità degli addebiti contestati dall’appellante.
In particolare, lo Studio Legale Vassallo censurava l’errore del primo giudice laddove, nonostante la CTU avesse rilevato il superamento del tasso soglia antiusura per ben tredici trimestri, non aveva tenuto conto delle conseguenze di tali violazioni e non avrebbe dunque espunto dal calcolo quanto risultante illegittimamente addebitato dalla banca in tali trimestri per detti interessi usurari non dovuti, pari ad € 3.827,12, ovvero non avrebbe compensato tale credito con la eventuale maggior somma dovuta dalla società correntista.
Secondo il Collegio Napoletanto, pertanto: “ancorché trattasi di sforamento successivo rispetto alla data di conclusione del contratto, per cui non può operare la nullità di cui all’art. 1815 cc per la quale occorre avere riguardo ai tassi soglia in vigore al momento della stipulazione, comunque detti interessi passivi sono stati applicati in tali successivi trimestri in violazione di legge, ovvero in eccesso rispetto al tasso soglia di legge vigente con riferimento a ciascuno di detti trimestri, e ciò costituisce in ogni caso un indebito con conseguente diritto del correntista alla ripetizione dei medesimi, ammontanti complessivamente per tali trimestri ad € 3.827,12 , cifra indicata nell’atto di appello, non contestata nella sua quantificazione da controparte e comunque risultante dalla stessa CTU. Pertanto, tale somma va riconosciuta ed accreditata alla società correntista a titolo di restituzione di indebito“.